Le foto “sgranate” non sono mai piacevoli. Magari non tutti sanno che ciò dipende dal numero di pixel dai quali l’immagine è composta.Per i profani, i pixel altro non sono che piccoli “quadrati” ad ognuno dei quali è associato un colore: come un in un minuscolo puzzle, messi uno di fianco all’altro ci restituiscono la visione d’insieme di un’immagine digitale. Va da sè che minore è il numero di pixel, più questa immagine risulterà sfocata e incomprensibile, e viceversa.
Questo concetto è alla base base della campagna di WWF Japan chiamata Population by Pixel: una serie di immagini di alcune specie animali in via d’estinzione formate da una quantità di pixel pari al numero di esemplari rimasti in vita. Impossibile non rendersi conto di quanto la situazione sia drammatica: tutte le foto risultano molto sgranate ed alcune sono del tutto incomprensibili, il che fa dedurre che il numero di esemplari di quella data specie sia prossimo allo zero. In un mondo di statistiche, numeri e parole, spesso non è facile farsi un’idea della portata di alcune problematiche, specie di natura ambientale. Le immagini ancora una volta ci vengono in soccorso, diventando lo strumento più efficace e veloce per attirare l’attenzione delle persone.
Nella gallery che segue, oltre alle immagini di campagna del WWF, trovate una selezione presa direttamente dal progetto originale.