È facile immedesimarsi nella letargia rappresentata da Tony Toscani, artista di base a Brooklyn, i cui personaggi dalla fattezze bizzarre sono intenti a scrollare passivamente lo schermo del cellulare o a fissare con sguardo assente un punto indefinito dello spazio. In un’intervista per Another Mag Tony ha parlato di questa “stanchezza del mondo” che lo ha sempre affascinato:
“Non importa quanto ci sforziamo, alla fine avrà sempre la meglio su di noi. Cerchiamo di ignorarla con app e social ma sono solo distrazioni che finiscono sempre per deriderci, facendoci sentire più disconnessi. Alla fine, credo davvero che ci sia della bellezza nel nostro languore. È un’emozione che ci rende unicamente umani”
– Leggi anche: I dipinti retrò di Kenton Nelson, maestro dell’arte figurativa americana
I soggetti dei suoi quadri appaiono deformi, con mani e braccia sovradimensionate è una testa molto piccola – è noto che l’artista si ispiri a grandi nomi del passato come Botero, Picasso e Matisse – ma negli atteggiamenti sono inequivocabilmente una proiezione dell’uomo moderno. Ci riconosciamo nella donna che si mette in posa davanti all’obiettivo dello smartphone (Selfie Pose, 2018) o nel ragazzo triste che si tiene il capo e sorseggia caffè da una tazza enorme (Melancholy, 2018). Queste e altre opere di Toscano saranno protagoniste di una solo exhibition a New York nel 2021, dopo essere già state esposte in numerose mostre in tutto il mondo.
– Leggi anche:
Dipinti che mostrano il mondo come lo vedrebbe una persona affetta da miopia