Aveste mai immaginato un abbinamento migliore? Con tanta ironia, ma anche con la voglia fare qualcosa di utile, l’italianissima Mary Stuart nel giro di pochi mesi ha messo in piedi un progetto che da fenomeno digitale è diventato un volume da collezione, perfetto per essere messo sotto l’albero. E siccome tra le tette e il cibo ci ha infilato pure un bel po’ di illustrazione d’autore, abbiamo pensato di chiederle di svelarci qualche dettaglio in più.
Ciao Mary, benvenuta su PICAME. Il tuo progetto “Tette e cibo” riunisce 2 tra gli argomenti più popolari dell’era social, anche se forse potremmo dire di sempre. Come mai questa scelta?
Ciao PICAME! Il mio progetto nasce da un’associazione di idee estemporanea. Sono sempre stata una ragazza dell’umorismo un pò trash e legato al mondo di internet e anche una donna che parla di sesso volentieri in maniera naturale, come parlerei del cibo o di altre cose fisiologiche e quotidiane della vita. Tra una battuta e l’altra un giorno stavo facendo il ragù e ho pensato che avrebbe fatto riderissimo metterci delle tette. Nessuna geniale proiezione di marketing o comunicazione, sono una fotografa che ancora non si può permettere di vivere da sola o possedere uno studio, insomma il marketing programmato non è proprio il mio forte, a volte mi vengono delle idee più o meno esilaranti e qualcuna funziona. Semplicemente tette e cibo.
Dalla fotografia all’illustrazione. Tanti artisti italiani si sono prodigati nella realizzazione di opere dedicate al progetto, chi spontaneamente, chi rispondendo ad un tuo appello diretto. Che valore attribuisci all’illustrazione in quanto mezzo di comunicazione?La grande partecipazione di illustratori e grafici al mio progetto mi ha riempito di onore e orgoglio. Non pensavo di ricevere una risposta così numerosa e piena di entusiasmo. In questo mi ha aiutato molto Simona Merlini, donna e professionista geniale che sta curando tutta la veste grafica del ricettario di Tette e cibo, lei è riuscita a mettermi in contatto con gli illustratori che non conoscevo.
L’illustrazione per me è fondamentale come la fotografia o il cinema. Sono una grande fan della comunicazione visiva, veicola dei messaggi in maniera immediata e popolare. L’illustrazione più di tutte le altre arti visive ha accesso a mondi infiniti e usa l’immaginazione e l’interpretazione di un tema per raccontare storie con efficacia. Da sempre sono appassionata di fumetti, a partire dai Peanuts per i quali ho un’incontrobile venerazione (e una folta collezione di cartacei e vhs), fino ai manga della mia adolescenza.
Il polpo di Daniele Usai
Nato come fenomeno virale su Facebook e Instagram, Tette e cibo è diventato un progetto reale, da toccare con mano. Il volume, autoprodotto in tempi record da te e dai tuoi collaboratori, è già acquistabile in prevendita sul sito e vede la partecipazione, oltre agli illustratori, di numerosi nomi dell’alta cucina italiana, che hanno prestato la loro esperienza e le loro ricette. Cosa dobbiamo aspettarci?
Dovete aspettarvi un libro di culto. Un volume stampato su carta fotografica 22×22 rilegato con filo refe e protetto da una copertina rigida. Un centinaio di pagine che alterneranno gustose ricette spiegate tramite la classica fotografia “tette e cibo” e un testo, più una trentina di illustrazioni e grafiche vettoriali create esclusivamente per il ricettario. Le ricette sono 28 le illustrazioni 30 quindi sarà un libro più di grafica che di cucina, un libro che declina con irriverenza e alta qualità il tema donne e cibo.
È stata effettivamente una scommessa molto azzardata, ho deciso di produrre da sola e senza soldi questo libro, con l’aiuto di Aurora Storari per la parte culinaria, Simona Merlini per logo e veste grafica e Francesco Castaldo di Decline Design per il sito internet, senza nessuna nozione di editoria o marketing o comunicazione solo due mesi fa e stiamo già andando in stampa. Ho gestito e coordinato il mio team e 60 partecipanti tra chef e illustratori, fatto le foto, portato avanti i social, risposto a interviste e articoli e devo ammettere che è diventato come un figlio. Amo il ricettario ma ci sono stati momenti molto ansiosi. Però a dispetto della media italiana, siamo riusciti a fare tutto nei tempi mantenendo un’altissima cura e qualità. Insomma siamo una squadra fortissimi!
Quando ci siamo sentiti al telefono avevi da poco ultimato gli scatti fotografici che saranno presenti nel volume. Raccontaci qualche retroscena del set!
Beh è stato molto divertente fare le foto in reggiseno all’esterno dei ristoranti. I passanti guardavano ma facevano finta di non guardare, ridacchiavano e tiravano occhiatacce mentre io cercavo di fare delle foto con la reflex dall’alto in maniera più simmetrica possibile. Però mi divertivo a vedere i cuochi e le ragazze e i ragazzi della cucina sbellicarsi vedendo la scena dall’interno del locale.
Matteo Franco
Il french toast di Ornella de Felice
Tette e Cibo sembra perfetto come regalo da mettere sotto l’albero: è un ricettario in grado di saziare diversi tipi di appetito e, acquistandolo, si può fare del bene.
Tette e Cibo è il Bene. Tette e Cibo è il bello e Tette e Cibo è soprattuto BUONO. Buono per gli occhi, per la gola e per la ricerca contro il cancro. Ho ricevuto qualche critica, grazie a dio pochissime, ma non riesco a trovare niente di sbagliato in un progetto che unisce due mondi diversissimi come gastronomia e illustrazione, che fa sorridere e che ha ispirato tanti professionisti a produrre le meravigliose opere che troverete nel libro. E che fa anche bene alla salute raccogliendo fondi per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (sezione di Roma). Quindi forza! Andate su www.tetteecibo.com e tirate fuori i sesterzi!
Tette e cibo attualmente è in fase di stampa ma potete già acquistare la vostra copia in prevendita sul sito web. Tolte le spese di produzione, l‘intero ricavato verrà devoluto alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione di Roma. La tiratura è limitata per cui fate in fretta!
Giulia Nicolino
Martoz
Resli
Giulia Flamini
Odd
Davide Mazzuchin
Totto Renna
Lorenza Natarella