Estetica antiestetica. Anti-che? Ognuno di noi si è ritrovato su Facebook o affini taggato in fotografie imbarazzanti, che ci ritraggono in espressioni disgustose/disgustate e prontamente ha rimosso l’elemento dalla propria bacheca. Tadao Cern incentra il suo lavoro Blow Job sull’ideale di bellezza, ridicolizzandolo. L’idea alla base del progetto è quella di utilizzare un getto d’aria potentissimo e di spararlo in faccia ai suoi modelli, deformandoli/modellandoli come statuette di pongo.
Vestire alla marinara e raccattare abiti scampanati, con un paio di euro in Senigallia, per manifestare la nonchalance dell’eleganza vintage. Crema e caffè, sebbene invernali, colorano chemisier accarezzanti pelli anemiche. Questo, il significato del vento. Al di là di quell’esposizione dal sapore preistorico, matrone del mercato improvvisano slogan accattivanti, impossibilitando il rifiuto. Respingere la consapevolezza di un’acquisto vano, per il puro piacere di spendere. Scopro di non poter sopportare l’idea di un futuro benestante, nel momento stesso in cui l’edicolante riesce a strapparmi una ventina di euro, un martedì pomeriggio qualunque. Mi piace scrivere, ma solo se quando lo faccio non dico cose interessanti. Mi chiamo Cecilia ed ho dei bei capelli.