Sungi Mlengeya usa lo spazio bianco della tela per far emergere, attraverso un sapiente alternarsi di positivo e negativo, la forza e la determinazione delle donne africane.
Originaria della Tanzania, Sungi è un’artista autodidatta che lavora esclusivamente con colori acrilici scuri. Le sue opere, dallo stile minimale e al contempo realistico, ritraggono giovani donne africane dalla pelle di ebano e dallo sguardo profondo. I loro occhi bucano la tela e giungono fino all’osservatore, raccontando storie di libertà, emancipazione e autoaffermazione. Con la tecnica del positivo/negativo riusciamo a immaginare la posizione e la forma dei loro corpi avvolti in candidi vestiti bianchi anche se, di fatto, non sono stati dipinti.
Il bianco non è solo uno stratagemma visivo, nel sua accezione simbolica rappresenta il ventaglio di possibilità che la vita pone di fronte ad ogni donna e la ricerca dell’indipendenza dal contesto sociale e dalle restrizioni culturali.