Di illustrazione, animazione e oggetti parlanti: intervista a Sonia Cucculelli

I suoi lavori sono caratterizzati da un tratto materico che, anche se digitale, non perde la freschezza amichevole del disegno fatto a mano.

Sonia Cucculelli ha frequentato l’Accademia dell’Illustrazione e Comunicazione Visiva di Roma. Lavora principalmente per l’editoria (Rizzoli, Einaudi, Neri Pozza) e per testate giornalistiche, tra cui il Corriere della Sera. Ha collaborato con magazine e progetti indipendenti come Squame, Fame, Lamantice e Hoppipolla. Oltre all’illustrazione si dedica all’animazione, con lavori spesso caratterizzati dalla stessa fitta tessitura a matita, che potete trovare sul suo canale. Le ho rivolto alcune domande per scoprire qualcosa di più su di lei e sui suoi progetti.

sonia cucculelli picame roma

Roma che resiste, contributo per Lamantice mag.

IDENTIKIT
Nome e cognome: Sonia Cucculelli
Data di nascita: 24.05.80
Professione: illustratrice
Luogo di residenza: Lecce/Roma
Sito web: www.soniaqq.it
Instagram: @soniaqq
Facebook: soniaqq

Ciao Sonia e benvenuta su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Nata e cresciuta a Roma da padre romano e mamma salentina. Sei anni fa mi trasferisco a Lecce, ma faccio spola tra le due città ogni qual volta il lavoro lo richiede (o la nostalgia si fa sentire). Mi occupo di illustrazione in tutte le sue declinazioni (sono un minestrone). Lavoro per lo più in digitale, ma quando posso torno ad usare il corpo, magari facendo incisione o ceramica. Lavoro anche con l’animazione (ormai quasi sempre in tandem con Mbanga Studio). Felicemente rappresentata da Ghirigori Agency.

Ricordi il tuo primo disegno?
Ricordo benissimo i disegni che facevo alla scuola materna. Ricordo che già allora mi sentivo scomoda con i colori (potendo, bianco e nero tutta la vita!), che andavo in frustrazione quando dovevo disegnare fiori e quando gli adulti non capivano: una volta disegnai delle scarpe col tacco più o meno così: PP. La maestra le interpretò come ginocchia e mi disse che mancavano i piedi.

Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Ah, difficilissimo. Domenico Gnoli, Regina Pessoa, Edoardo Tresoldi.

Se non fossi un illustratrice cosa ti piacerebbe essere?
Forse l’arredatrice di camper. Ma mi piacciono mille altre cose. Fondamentalmente vorrei essere una ricca ereditiera per poter essere un minestrone senza pensieri.

Un artista o un personaggio del passato o del presente che ti piacerebbe incontrare di persona?
La pittrice folk canadese Maud Lewis.

Su cosa stai lavorando in questo periodo?
Da poco ho chiuso un lavoro impegnativo e, tranne alcune commesse, in questo periodo ho più tempo a disposizione. Nei momenti di calma lavorativa come questo mi dedico a nuovi progetti e sperimento. Ora sto portando avanti una ricerca sul segno e parallelamente faccio ceramica (la mia ultima scoperta).

Voglio segnalare ai nostri lettori il tuo progetto personale “Modus Operandi“, ovvero: cosa direbbero gli oggetti se parlassero? Un gioco che ha possibilità infinite e al quale ognuno di noi può giocare immaginandosi il proprio oggetto parlante. Come è nata l’idea?
Modus Operandi è un progetto che si è sviluppato piano piano e che ha definitivamente (ma parzialmente) visto la luce dopo il primo lockdown. Parte del progetto è ancora nel cassetto. È nato per gioco qualche anno fa e col tempo si è arricchito anche del contributo di amici che si sono appassionati. Cosa direbbero i nostri elettrodomestici se potessero parlare? Quali proverbi userebbero? Non si tratta tanto di essere didascalici, quanto di immaginare una possibile personalità degli oggetti, che si svela nella loro funzione. Le azioni che compiono per noi possono diventare gioco e metafora di un sentire collettivo?

Modus Operandi

Tra gli ultimi lavori di Sonia spiccano le illustrazioni per la nuova edizione de “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald. In questo video l’autrice racconta come ha affrontato la realizzazione delle tavole.

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Illustrazione per “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald

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Illustrazione per “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald

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Illustrazione per “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald

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Illustrazione per “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald

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Illustrazione per “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald

Sonia ha realizzato anche le illustrazioni per il libro “Solo una parola” di Matteo Corradini, ovvero le Leggi Razziali fasciste spiegate ai ragazzi. Ispirato alla vera storia di Roberto Bassi e già raccontata nel documentario “1938, Diversi” di Giorgio Treves, per il quale Sonia aveva già realizzato alcune animazioni che potete vedere qui.

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Illustrazione per “Solo una parola” di Matteo Corradini

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Illustrazione per “Solo una parola” di Matteo Corradini

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Illustrazione per un articolo sulle morti bianche

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Illustrazione per i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari

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Illustrazione per il racconto “Umiguni – il parse del mare”

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Lungotevere

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Illustrazione per Hoppipolla

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Illustrazione per “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum

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Illustrazione per un articolo sulle emissioni di CO2

sonia cucculelli picame

Illustrazione per un articolo sulla trasmissione delle infezioni sessuali
Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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