Di Silvia Asunis colpiscono innanzitutto il gusto raffinato per il disegno e gli accostamenti inaspettati tra le iconografie dell’arte classica e quelle pop contemporanee. E ancora le stralunate connessioni e gli innesti tra natura, animali e gadget tecnologici. Le tinte pastello hanno un effetto edulcorante che rende il tutto accogliente, rassicurante, come in un sogno lucido nel quale può accadere qualsiasi cosa. Gli still life sono un tema che diventa, in piccolo, la metafora del nostro mondo e il modo in cui Silvia li apparecchia esprime il suo modo di vederlo.
Suo padre, tipografo, le ha fatto scoprire il mondo della grafica e dell’arte che poi lei ha coltivato diventando un’appassionata di fanzine e tatuaggi. Conosciamola meglio.
Nome: Silvia Asunis
Professione: Illustratore/Graphic Designer Freelance
Cittá: Berlino
Instagram: @xslvx
Ciao Silvia e benvenuta su Picame. Vuoi presentarti ai nostri lettori raccontandoci chi sei, da dove vieni e che cosa fai?
Silvia meglio nota come SLV, nata e cresciuta a Roma dove mi laureo in graphic design. Continuo poi il mio percorso di vita facendo tappa a Londra dove per anni sono influenzata dalle mie grandi passioni per la moda, i tatuaggi e la storia dell’arte. Approdo quindi a Berlino dove mi immergo nel mondo visivo fino ad arrivare a quello che oggi è il mio periodo “rosa”. Qui tra pretzel e procioni, rappresento il quotidiano popolato di linee dai tratti forti e decisi che contrastano i colori morbidi e pastello legando elementi del passato e del moderno in una visione tutta mia.
Quando è iniziata la tua passione per il disegno e l’arte?
Avvolgendo il nastro dei miei ricordi fino agli anni ’80, la mia passione si trova lì proprio all’inizio di questo percorso su Memory Lane. Fin da piccola, pastelli e colori erano i miei migliori amici così come i muri di casa. Sempre con il naso nei libri di illustrazione o arte e le mani sporche di inchiostro ho poi continuato a nutrirmi di questo cibo per gli occhi e lo spirito che ti fa sognare e trasporta in mondi paralleli.
Ricordi il tuo primo disegno?
Anno 1986. Flora e Fauna. Inchiostro su carta da parati. Rappresentazione di un acerbo ma immenso amore per la natura in tutte le sue forme vegetali e animali. In altre parole una versione primordiale di uno sketch di un albero e un cane.
Il tuo stile si è andato affinando con un segno molto pulito e una palette cromatica raffinata e molto distintiva
C’è un motto molto ricorrente nella mia quotidianità ed è quello che non bisogna mai fermarsi e si devono esplorare continuamente nuove strade per crescere ed evolversi in una versione artistica di quello che ci rappresenta. È durante questo viaggio verso la ricerca della raffigurazione della mia visione del mondo che nel 2020 mi sono avventurata nel profilo Instagram Still Here Still Life. Inutile dire che è stato amore a prima vista: proprio quando eravamo tutti isolati e chiusi nelle nostre bolle, questo duo inglese mi ha regalato ispirazione e fatto nuovamente brillare la creatività, partendo dalla semplice osservazione e riproduzione degli oggetti che ci circondano e che ci accompagnano ogni giorno. Frutta, fiori, tavole imbandite ma anche avanzi lasciati dopo un banchetto domenicale hanno catturato la mia attenzione e spinto il mio stile ad evolversi in una visione morbida dai toni melliflui e tratti netti e caratterizzata dall’inclusione di elementi a me particolarmente cari come il tipico smile anni ’90 che sotto forma di sticker appare in tutti – o quasi – i miei lavori.
Partendo dalla tua esperienza all’estero ritieni che l’illustrazione e il visual design abbiano possibilità e considerazione maggiori rispetto all’Italia?
Il bello di ogni fermento artistico, inclusi illustrazione e visual design, è non avere confini e superare ogni limitazione territoriale. Devo all’estero il riconoscimento di grandi collaborazioni che mi hanno portato fin qui ma soprattutto devo anche la considerazione per progetti nati e sviluppati in Italia. Negli ultimi anni il panorama artistico e le potenzialità dell’illustrazione si sono evoluti incredibilmente ed è grazie a questo valore riconosciuto che anche l’Italia ha prodotto delle collaborazioni uniche con illustratori egregi italiani dando nuova vita e puntando riflettori sulle nuove possibilità che il visual design può apportare. Decisamente la direzione da seguire e da ammirare!
C’è uno dei tuoi lavori al quale sei più affezionata?
Impossibile scegliere. Possono tutti essere considerati pezzi del puzzle che mi rappresenta oggi. Ho avuto la fortuna di collaborare e lavorare con persone fantastiche con cui ho sempre avuto scambi creativi ineguagliabili. In tutti i miei lavori, che siano state illustrazioni per T-shirt o merchandise o magazine, ho sempre potuto mantenere la mia identità aggiungendo sempre un tocco di SLV in ogni progetto.
Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Andy Rementer, Laurent Impeduglia, Shiori Kamijima.
Un artista o un personaggio del passato o del presente che ti piacerebbe incontrare di persona?
Palette pastello dove il rosa confetto prende il sopravvento nella maggior parte dei casi, elementi della cultura pop americana a far da scenografia a creature familiari quanto surreali, tutto questo e molto, ma molto di più è racchiuso nella mente di Mark Ryden, l’artista con cui da anni vorrei sorseggiare un the nero.
Hai qualche altra passione o sogno nel cassetto?
Un sogno nel cassetto è riuscire in un futuro prossimo a fondere le mie due passioni principali, viaggiare e disegnare, con il mio amore per la Natura. Quello che il cielo regala ogni giorno è ispirazione e riflessione e se lo si inserisce in un contesto naturalistico unico e accogliente si figura il mio luogo ideale dove poter interagire con la Natura rispettandola e dandole il valore incommensurabile che detiene.
Puoi dirci su cosa stai lavorando in questo periodo?
Sto collaborando con una compagnia di Berlino nota nella scena del food realizzando dei characters che presto saranno pubblici. Inoltre sto pianificando due progetti personali che devono vedere la luce nel prossimo anno: una raccolta di illustrazioni che vedono come protagonisti gli astri e lo zodiaco e un mazzo di tarocchi decisamente non convenzionali.