Il suo stile nasce dal collage di carte colorate ritagliate a mano. Una tecnica che Sebastian König ha letteralmente riprodotto anche nella versione digitale dei suoi disegni, realizzati in vettoriale. In essi ritroviamo gli stessi tratti spezzati dalle forbici e una leggera sgranatura che vuole evocare la ruvidezza del cartoncino. Le sue microstorie senza parole usano l’ironia per sorprenderci e farci riflettere e ci ricordano lo stile e i temi a cui ci hanno abituati Geoff Mcfetridge o Anna Kövecses.
Sebastian trae ispirazione dalla vita quotidiana ma è possibile che anche la musica abbia la sua parte, visto che per hobby suona in una band che fa musica elettronica. È di Amburgo, città dove ha studiato graphic design e attualmente vive e lavora come illustratore e art director.