Nel 2015 all’artista newyorkese di origine filippina Ruby Silvious viene l’idea del progetto 363 Days of Tea, un diario quotidiano di arte in miniatura e micro collage realizzati sulle bustine di tè usate, diventato poi un libro.
La voglia di trovare idee sempre nuove da immortalare su questo inusuale supporto continua ancora oggi con sempre nuovi “diari” fatti di piccole istantanee ispirate alla cultura e ai luoghi nei quali Ruby ha viaggiato. È un’idea “ecologista” che regala una seconda vita alle bustine e prolunga il piacere di una buona tazza di tè con quello di dipingere luoghi e persone o di citare quadri famosi, reinterpretati in maniera creativa e ironica. Il gioco le ha preso talmente la mano che ha realizzato anche veri e propri kimono giapponesi, ognuno dei quali composto da oltre 800 bustine dipinte e assemblate.
Se andate sul suo sito e su Instagram scoprirete che Ruby, oltre alle bustine di tè, sperimenta anche altri singolari supporti come ad esempio l’interno dei gusci d’uovo e i pistacchi.