Rosita Uricchio sembra avere una predilezione naturale per il racconto. I suoi disegni ci incuriosiscono perché spesso sono il fotogramma di una storia, o di un enigma da svelare. Qualcosa è accaduto o sta par accadere: al pubblico il compito di immaginare come la storia può continuare o qual è il passato, o il futuro dei personaggi rappresentati.
Spesso ha affrontato le tematiche della condizione femminile: illustrazioni contro la violenza, progetti di sostegno e divulgazione, sempre con la preoccupazione di dare dignità e sostegno ad argomenti così sensibili. Ad esempio, una sua serie di disegni intitolati “Love positions” (ispirati alle foto di Jana Romanova) non è l’ennesimo Kamasutra, come potrebbe facilmente e provocatoriamente suggerire il titolo, ma diventa una più sottile indagine sui modi di dormire in coppia, suggerendo con le posture il rapporto d’amore che intercorre tra i partner. Un altro racconto di vita suggerito con una sola immagine.
Storie da immaginare anche dietro le maschere dell’header che Rosita ci ha voluto regalare. Cade a fagiolo per l’imminente Carnevale, ma è anche la rappresentazione della commedia umana quotidiana.
Rosita vive e lavora a Milano. L’Accademia di Brera, l’ISIA di Urbino e le esperienze nell’ambito editoriale hanno definito il suo stile: chiaro, semplice, diretto. Nel bianco e nero il suo segno diventa quasi calligrafico. La trovate anche su Instagram col suo profilo @rosita_uricchio, oppure potete visitare il suo prtfolio sul link qui sotto.