Ci sono persone che osservano le cose con occhi diversi. Con la fantasia sono in grado di vedere oltre il loro aspetto e la loro forma, immaginando nuovi mondi e situazioni. È il caso di Rich McCor, in arte Paperboyo, che da un anno circa viaggia in tutto il mondo trasformando gli edifici e i monumenti in geniali collage fotografici.
“Tutto è cominciato con una foto fatta a Londra in cui ho trasformato il Big Ben nel London Eye. Da lì ho creato una raccolta di foto londinesi, che poi mi ha portato ad una serie di altre immagini commissionate da vari brand. Ho viaggiato dapprima in Europa e poi anche in Asia. È stato fantastico trasformare luoghi familiari in qualcosa di diverso ed ancora più divertente vedere la reazione delle persone nel vederne il risultato”.
Le sue foto mi hanno ricordato quelle di Andrea Antoni ma, a differenza dell’artista italiano, Rich non utilizza il fotomontaggio digitale ma si reca personalmente sul luogo dello scatto, armato di macchina fotografica e ritagli di cartoncino nero. Dietro ad ogni singola immagine c’è una meticolosa preparazione, una regia che tiene conto non solo della fisionomia degli edifici ma anche di prospettiva, luce e angolazione. Il ritaglio va preparato anticipatamente con le dovute proporzioni e la giusta linea di “incastro” e, nel momento dello scatto, tutti questi elementi devono convergere alla perfezione. Rich ha raccontato sulle pagine di Archdaily che ormai capita addirittura che venga riconosciuto ed avvicinato dai suoi followers proprio durante l’ultimissima fase del suo processo creativo, che evidentemente ormai è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica.
Sembra davvero che non esistano limiti alla fantasia di Paperboyo, che continua a stupire e a strappare sorrisi giorno dopo giorno dal suo seguitissimo account Instagram.