Nessuna concessione a inutili fronzoli, solo gli elementi necessari e sufficienti per la messa in scena. Una scelta coerente con lo stile concettuale che Nicola Magri ha scelto per le sue illustrazioni, con l’aggiunta di un tocco pittorico che certamente non guasta.
Il suo sguardo mette in risalto piccoli dettagli o aspetti apparentemente marginali che diventano epifanie rivelatrici. Anche quando si tratta di tematiche sensibili o divisive, i suoi lavori non danno mai un giudizio ma lasciano al pubblico il compito di trovare la propria risposta. Banco di prova è stato il primo lockdown, che l’ha spinto a realizzare una serie di illustrazioni nelle quali ha messo in evidenza la varietà delle reazioni all’isolamento.
Di seguito trovate la nostra chiacchierata, seguita dalla galleria di lavori selezionati dallo stesso Nicola.
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IDENTIKIT
Nome e cognome: Nicola Magri
Data di nascita: 23/10/1988
Professione: Designer
Luogo di residenza: Bologna
Sito web: www.nicola-magri.com
Instagram: @noiz.plant
Behance: noizplant
Benvenuto su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao! È un piacere essere qui! Mi chiamo Nicola, sono di Brescia ma da circa cinque anni vivo a Bologna dove lavoro come designer, dopo un’esperienza di qualche anno a Londra.
Il tuo primo disegno?
Mi ricordo che all’asilo riempivo pagine e pagine di disegni di robot!
Le tue fonti di ispirazione?
Quello che osservo nella vita di tutti i giorni, una situazione o semplicemente una sensazione che provo in un determinato momento.
Nei tuoi lavori prediligi lo stile concettuale, come mai questa scelta?
Disegno da sempre e sono sempre stato appassionato di arte, avendo frequentato un Liceo artistico. Mi affascinano tutte quelle opere che necessitano di un doppio livello di lettura, in primis per apprezzare la composizione, il tratto ed i colori e successivamente per cogliere il messaggio che si cela dietro l’immagine. Lo stile concettuale nasce dalla voglia di provare ad esprimere sensazioni e pensieri attraverso il disegno, cercando di unire la composizione ad un messaggio.
Un’illustrazione alla quale sei particolarmente legato?
Una illustrazione a cui tengo molto è Cinema all’aperto. Vivendo a Bologna ho sempre amato “Sotto le stelle del cinema“, una rassegna durante la quale è possibile assistere a proiezioni di film in Piazza Maggiore. La piazza era sempre affollata e trovare posto non era semplice, ma era anche il suo bello. Un evento nel quale la città si riuniva per ammirare i capolavori del passato e del presente. Poi la pandemia ha cambiato tutto e improvvisamente la piazza si è svuotata.
Cinema all’aperto.
Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Ce ne sarebbero tantissimi, ma tra i miei preferiti sicuramente includo Craig Mullins, Zerocalcare e Blu.
Se non fossi un illustratore cosa ti piacerebbe essere?
Un musicista!
Un artista o un personaggio del passato o del presente che ti piacerebbe incontrare di persona?
Anche in questo caso ce ne sarebbero tantissimi, diciamo che mi piacerebbe molto conoscere Blu.
Su cosa stai lavorando in questo periodo?
In questo periodo sto lavorando ad un concorso e sto studiando animazione, spero di potervi aggiornare con tante novità positive in futuro!