I disegni di Milena Cavallo, illustratrice e artista romana, hanno il grande pregio di aprire le porte a un mondo delicato, fatto di rumori sienziosi e piedi scalzi che si muovono a piccoli passi, senza fretta. I suoi personaggi appaiono in bilico, di una fragilità composta, quasi messi in posa a mostrarsi nella loro precarietà emozionale; le linee curve del tratto portano con sè storie di solitudini e nostalgie, che prendono respiro attraverso la bellezza di un colore che sembra sfiorare appena la carta. “È importante che l’immagine abbia una parte emozionale ed una sua sensualità: tutto è questo è dato dal colore, ma soprattutto dall’uso della forma e da come la si utilizza e sintetizza“: così Milena spiega il perchè dell’acquerello o della penna, o perchè a volte li mischia alla matita per creare contrasto e nuove forme di armonia. Sì, vorrei tanto che queste creature uscissero dal disegno e mi raccontassero cosa stanno pensando, dove stanno andando; se sono in attesa di essere salvate o se, semplicemente, trovano la loro pace quando Milena decide di raccontarle.
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