Martina Filippella, 24 anni da Monza, ha studiato architettura al Politecnico di Milano ma, una volta conseguita la laurea, ha capito che quella non poteva essere la sua strada. Affascinata dal mondo della creatività si è rimessa in gioco, questa volta affidandosi ai docenti Mimaster, e ha iniziato a interessarsi all’illustrazione. Oggi il suo percorso formativo non si è ancora concluso (attualmente studia alla Naba) ma i dubbi del passato stanno lasciando sempre più spazio alla consapevolezza di cosa realmente la renda felice.
“Voglio essere stupida. Sono sempre stata una persona silenziosa, riservata e molto seria. Troppo seria. Finché non mi sono stufata di tutto questo e ho iniziato la mia battaglia contro la noia quotidiana, la banalità e la tristezza che mi circondavano. Tengo una serie di taccuini (mai finiti) dove mi annoto, a parole e scarabocchi, quelle cose che vorrei fossero diverse. Poi cerco di trasformarle con la mia fantasia un po’ delirante. Mi sono accorta che questa cosa funziona: i no che avevo ricevuto sono stati soppiantati dai primi sì, ho iniziato a divertirmi, ma soprattutto, a divertire gli altri”.
È evidente che questa “stupidità” di cui parla Martina sia una maniera umile di definire l’ironia che indubbiamente possiede e che ritroviamo in molti dei suoi disegni: traspare dal suo tratto, volutamente infantile, dall’uso di colori fluo e tonalità vivaci, dalla scelta di soggetti pop e trash. Tra i suoi ultimi lavori ci sono un header fatto apposta per i lettori di PICAME (lo avete visto qui sopra) e la tshirt con la quale è finita tra i vincitori del contest Illustrate 80’s. Se vi piace, potete acquistarla su questa pagina.