Dopo aver studiato graphic design all’Istituto Europeo di Design di Roma Marta D’Asaro ha viaggiato per tre anni in Europa e negli Stati Uniti, lavorando anche come editor musicale per VICE. Tornata al graphic design e in Italia per una parentesi milanese lunga cinque anni si è infine stabilita in Inghilterra, dove attualmente vive e lavora come illustratrice freelance e art director per una rivista letteraria.
La sua cifra stilistica è il minimalismo: pochi elementi grafici, grammatica concettuale e una tavolozza cromatica desaturata che punta tutto sul contrasto tra bianco, nero e spazi in negativo, per dare il massimo risalto all’idea. Lo stile essenziale la porta a preferire la grafica vettoriale senza bozze o schizzi preliminari ma disegnando direttamente in digitale sul suo portatile. Il filo rosso che attraversa i lavori di Marta è la ricerca della propria identità e la difficoltà di comunicare: figure umane, libri e oggetti digitali sono alcuni dei simboli ricorrenti nelle sue metafore esistenziali.
L’header che ha realizzato in esclusiva per Picame è, per sua stessa ammissione, la perfetta rappresentazione di cosa sia per lei l’illustrazione: un lavoro bellissimo, ma molto impegnativo.
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