Mark Ryden è celeberrimo, e se forse non ne ricordate il nome, avete sicuramente già visto il suo lavoro, sulla copertina dell’album di Michael Jackson “Dangerous”, su “One Hot Minute” dei Red Hot Chili Peppers, “Love In An Elevator” degli Aerosmith, o quantomeno su uno dei libri di Stephen King.
Nonostante queste opere possano normalmente essere considerate gli apici di una carriera, nel caso di Ryden non hanno costituito che l’inizio di un percorso fatto di enigmatici paradisi perduti, popolati da delicate figure femminili pre-adolescenziali, accompagnate da mostri, demoni, oscure allegorie ed in alcuni casi persino da Abraham Lincoln. Dipinti con virtuosismo barocco, i suoi soggetti attingono a molti campi dell’immaginario collettivo e gli hanno valso l’appellativo di “padrino del pop-surrealismo”.