Quello che colpisce subito nei lavori di Margherita Paoletti è l’accumulo di simboli e parole letteralmente tatuati sulle figure, ricamati come storie sulla pelle di tutta l’illustrazione. È la stessa autrice a raccontarci la propria poetica:
“Tutti i miei lavori nascono da storie, narrate, vissute, lette o di fantasia. Il mio linguaggio visivo è costituito da simboli e figure, a volte disegnati l’uno all’interno dell’altro come dei tatuaggi, indelebili ed eterni, anche se stampati o dipinti su carta, un materiale fragile di per sé. L’incisione aiuta molto in questo processo di “tatuare”, d’imprimere con forza la propria visione materiale in un mondo che si sta evolvendo in digitale. Ecco perché le parole desuete, le canzoni popolari e le fiabe. La musica è il blu delle mie immagini, è il quinto elemento dopo carta, colore, pennelli e puntasecca. È l’emozione che culla i tratti della mano mentre si muove sul foglio. Ho iniziato a suonare il pianoforte da bambina, poi ho imparato chitarra e ukulele da autodidatta, il tutto unito al canto.”
Ritroviamo lo stesso approccio narrativo nell’header che Margherita ci ha voluto regalare; un’immagine misteriosa e seducente, che ci “costringe” a creare connessioni e storie tra i vari simboli, sempre nuove e sempre diverse.
Margherita è nata a Fabriano e attualmente vive e lavora a Rovereto. Si è diplomata allo IED di Roma in illustrazione e animazione multimediale, poi all’ISIA di Urbino: prima il diploma in graphic design e comunicazione visiva e poi quello in illustrazione. Il suo percorso formativo è costellato di workshop, corsi e stage svolti in Italia e in giro per l’Europa. È in questo modo che ha scoperto l‘incisione, uno dei suoi mezzi espressivi prediletti. Recentemente ha partecipato a un ciclo di residenze d’artista: prima in Estonia e poi in Giappone. Tra gli ultimi lavori realizzati il Dizionario figurato-interpretato delle parole desuete: una serie di incisioni che si ispirano alle parole che rischiano l’oblio, riportandole ad una nuova e più forte espressività attraverso l’interpretazione visiva.
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