L’illustratrice pugliese ama le atmosfere retrò e raffigura persone e luoghi immersi in un clima di serenità, enfatizzato dall’uso di acquerelli delicati dalle tonalità calde e avvolgenti
Lucia de Marco ha perfezionato la sua tecnica preferita, l’acquerello, frequentando i corsi della Scuola Internazionale di Illustrazione Stepàn Zavrel di Sarmede. Ha lavorato per Sammontana, Adobe, 7 Corriere, Marlene, Tre Marie Croissanterie e molti altri. Chiacchierando con lei sono emerse alcune curiosità in più sul suo mondo e sul suo lavoro e anche un’anteprima del progetto sul quale è attualmente impegnata e che ha voluto condividere coi lettori di Picame.
IDENTIKIT
Nome e cognome: Lucia de Marco
Data di nascita: 8/7/1993
Professione: Illustratrice
Di base a: Milano
Sito web: www.luciademarcoillustrazioni.com
Instagram: @lucy_inthe_papersky
Facebook: luciademarcoillustrazioni
Ciao Lucia e benvenuta su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Sono un’illustratrice freelance con base a Milano ma di origini pugliesi. Sono nata e cresciuta a Bari dove mi sono laureata in Storia dell’Arte, poi ho deciso di cambiare del tutto strada per inseguire il sogno dell’illustrazione e nel 2019 mi sono diplomata al Mimaster Illustrazione a Milano.
Il primo disegno che ricordi?
Ho un ricordo di me con colori e matite in mano da sempre, ma il più nitido che ho riguarda la prima volta ad un corso di disegno. Avevo 6 anni e il maestro mi chiese di riprodurre la foto di una piccola papera in uno stagno. Mi impegnai tantissimo ed ero davvero soddisfatta del risultato, volevo dimostrare di essere brava. Senonché il maestro si avvicinò, guardò ammirato il disegno e disse: “Molto bello, ma troppo piccolo! Rifallo più grande!”. Non so descrivere il mio stupore misto a delusione in quel momento… ma era solo l’inizio di un lungo percorso.
Qual è il luogo in cui preferisci per lavorare?
Mi piace lavorare sia in solitaria nel mio studio, circondata dalla musica e dai miei oggetti, sia in compagnia, ma solo di colleghi con cui posso condividere il mio lavoro. In generale ho bisogno di calma, spazio e distensione.
La tua tecnica distintiva è l’acquerello: come l’hai scoperta e perché la preferisci?
Ho iniziato a usarli sin da bambina inizialmente perché ero affascinata dalla forma delle pastiglie, mi sembravano come dei piccoli cioccolatini. Successivamente ho iniziato a notare l’unicità della traccia lasciata sul foglio quando l’acqua e il pigmento entrano in contatto. È una traccia irripetibile, credo sia l’unica tecnica tradizionale rimasta ancora non esattamente riproducibile con le tecniche digitali.
Quali sono i soggetti o i temi che preferisci disegnare?
Sono una ragazza nostalgica: amo le atmosfere retrò, tornare indietro nel tempo attraverso i sogni e gli occhi dell’infanzia, ricordare cose che avevamo dimenticato. Per questo fra i miei lavori troverete spesso atmosfere che ricordano qualcosa di vintage, dai luoghi agli oggetti ai colori. Allo stesso tempo mi piace disegnare la natura, e momenti di vita quotidiana. Amo molto disegnare le persone in generale.
Hai un’illustrazione alla quale sei particolarmente legata?
L’illustrazione con la quale ho omaggiato uno dei miei posti preferiti al mondo che è Parigi, in particolare la storica libreria Shakespeare and Company, dalla quale sono passati tutti i miei autori preferiti. L’attuale proprietaria della libreria ha casualmente trovato la mia illustrazione su Instagram e ha scelto di acquistarla per rivenderla nella libreria. È stato per me un piccolo sogno avverato.
Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Faccio davvero difficoltà a dire solo tre nomi, ma ci provo! Fra i miei artisti e illustratori preferiti ci sono: Marc Chagall, Jean Jacques Sempé, e Carson Ellis.
Se non fossi un artista cosa ti piacerebbe essere?
Mi piacerebbe essere un’insegnante!
Un artista o un personaggio del passato o del presente che ti piacerebbe incontrare di persona?
Mi piacerebbe, come nel film di Woody Allen, essere portata nella casa di Gertrude Stein a Parigi, negli anni ’20, e chiederle che ne pensa di me e del mio lavoro.
Su cosa stai lavorando in questo periodo?
In questo momento sto lavorando per l’editoria, sia per delle antologie scolastiche, sia per un albo illustrato… ma questo è ancora un segreto 😉 Qui di seguito, in anteprima per Picame, il dettaglio di una tavola dell’albo illustrato a cui sto lavorando e che spero di riuscire a pubblicare entro questa primavera!
Uno dei temi preferiti di Lucia è la lettura, celebrata in questa illustrazione realizzata per 7 Corriere, settimanale del Corriere della Sera
