Per godere appieno delle sue opere, che emergono da un fitto groviglio di linee e forme geometriche, è necessario allontanarsi un po’ dallo schermo
Lee Wagstaff muove i primi passi nel mondo dell’arte realizzando lavori astratti, performance e body art basati sul linguaggio dei tatuaggi. Negli ultimi anni, affascinato dalla geometria e dalla ripetizione, si dedica alla produzione di ritratti ispirati a scatti fotografici o a icone della cultura contemporanea e dell’arte attraverso l’accostamento di linee e moduli, totalmente a mano libera ad olio o smalto su tela.
Il risultato è un gioco artistico di dissimulazione della realtà in cui è l’osservatore a doversi sforzare per andare oltre le crittografie astratte e riconoscere i soggetti rappresentati. Un esercizio di concentrazione che si ispira alla optical art degli anni ’60/70 del secolo scorso e ricorda gli stencil urbani del duo Sten Lex. Anche i titoli enigmatici delle opere invitano a una riflessione sul loro significato al di là di ciò che viene raffigurato.
Lombardy
Lee Wagstaff è nato a Londra, dove ha ha compiuto i suoi studi artistici al Central Saint Martins College of Art and Design e al Royal College of Art, spostandosi poi in Giappone per frequentare la Kyoto City University of Arts. Attualmente vive e lavora a Berlino. Per scoprire le altre opere visitate il suo sito e seguitelo su Instagram.