Italo-svedese, originaria di Brussels, ha vissuto a Stoccolma, si è diplomata al Central Saint Martins di Londra nel 2014, vive a Parigi, ma pensa già a Barcellona. La giovane Caterina Kiki Ljung è un’alchimia anche nello stile delle sue illustrazioni. Minimali e coloratissime le sue composizioni colpiscono per la sintesi, anche quando sono ricche di dettagli, riuscendo a portare l’attenzione là dove è importante che cada lo sguardo.
Definisce se stessa un ibrido culturale, che accoglie molte influenze, gestendole in modo già maturo. Gli artisti che ama e stima vanno da Henri Rousseau, passando per Matisse, Magritte, Malevich fino a Sol Lewitt e, naturalmente, Bruno Munari. Su Refinery29 una delle sue ultime fatiche: 10 illustrazioni per un articolo che elenca alcune delle più curiose superstizioni legate al cibo.