La sensibilità di Kento IIDA si fissa su particolari apparentemente insignificanti, che vengono esaltati e resi protagonisti della scena. Il suo stile dai colori accesi e dai contorni sbavati, con piccole figure ed oggetti che catturano l’attenzione, ricorda i diorami di Tanaka Tatsuya e le illustrazioni surreali di Guy Billout.
Linee e forme essenziali vengono messe al servizio di creazioni mai banali che trasmettono una calma e un silenzio quasi irreali, a dispetto di rappresentazioni talvolta drammatiche. L’effetto finale è una straniante sensazione di mistero che spinge l’osservatore a chiedersi cosa stia accadendo o cosa sia appena accaduto, stemperata solo dalla leggerezza e dall’ironia dell’autore.
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