La parola “natura“ ha spesso evocato, nel sentire comune, immagini di prati verdi e placida tranquillità. Ma sotto lo sguardo sensibile di una bimba intenta a disegnare, non tutto è come sembra.
“Kendra Binney è cresciuta in una piccola città di montagna senza negozi di scarpe, passando la maggior parte del tempo scalza a infilarsi nel mondo minuscolo di ragni, serpenti e quanto si nasconde tra l’erba, e trasferendo questa vicinanza con il piccolo e l’oscuro nella sua pittura. Attraverso le scene di paesaggi gocciolanti di acquerello e insicure, vulnerabili creature, illustra un mondo di ricordi, rimorsi e fragili realtà. Il suo lavoro evoca nostalgia, le sue illustrazioni sono ad un tempo gentili e crudeli, dolci e inquietanti.”
Così si definisce l’artista, e di certo incontrare la sua pittura significa entrare in un mondo intimo ed onirico di emozioni private, ma in qualche modo appartenenti anche ad ognuno di noi. Ancora una volta è l’infanzia, fonte infinita di ispirazione, ad evocare i principi universali che regolano il mondo. Fate buon viaggio.