Nata a Sofia, in Bulgaria, Kalina Muhova si è diplomata al Liceo Artistico, indirizzo pittura, della sua città natale. Ora vive e lavora a Bologna dove ha appena concluso, laureandosi con successo, il corso triennale di Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti. Ha fondato, insieme ad altri studenti il collettivo Brace, autoproduzione di fumetti e illustrazioni, con il quale ha già pubblicato due numeri della fanzine omonima.
In questi ultimi otto mesi Kalina è stata completamente assorbita da Sofia nell’oceano, un graphic novel di 160 pagine, ovvero la sua tesi finale di laurea, già parzialmente presentata in mostra nell’ambito delle Prime Visioni di BilBolBul a novembre 2016, e che ora è alla ricerca di un editore per la pubblicazione. Un divertente esercizio di stile è il Bestiario di Jorge Luis Borges, realizzato in collaborazione con Roberta Scomparin.
Nonostante dedichi gran parte del suo talento al fumetto, Kalina è anche un’ottima illustratrice. Come noterete dalla selezione di immagini che segue l’artista predilige un approccio manuale e, in particolare, l’espressività del bianco e nero della grafite. Molte delle situazioni rappresentate esprimono una sensazione indefinibile, in bilico tra dramma e speranza. Anche se Kalina non è di origine portoghese trovo che il modo migliore per definire l’emozione che esprimono le sue tavole sia la saudade, quella sorta di struggimento per un ricordo, un affetto, che è stato felice o che contiene una speranza di felicità, oppure per qualcosa che non è stato ma che potrebbe essere.
L’header che ha voluto regalarci esprime, anche in questo caso, una sorta di spleen adolescenziale che diventa la metafora visuale dell’immaginazione. Se volete conoscerla di persona dal 7 aprile la trovate alla Fiera del Libro a Bologna insieme ai suoi compagni con la mostra Habitat, presso le serre dei Giardini Margherita.