La newyorchese Johanna Goodman è un’abile illustratrice freelance che con pochi tratti pittorici sa rendere espressivi e realistici i ritratti di personaggi famosi, ma se la cava molto bene anche con il collage. Attiva soprattutto nel campo editoriale, si è laureata in illustrazione alla Parsons School of Design e ha lavorato nello studio di Steven Guarnaccia. Tra i suoi clienti: Rolling Stone, New York Times, Esquire, Wall Street Journal, MTV e molti altri.
Un suo progetto personale, che Johanna ha intitolato Imaginary Beings, mi ha colpito. Questi esseri immaginari sono dei giganti in bilico tra mitologia e moda, realizzati con una grande dose di ironia. La sproporzione tra la testa e il vestito non è che la parodia dei figurini di moda. E infatti, come modelli di una sfilata immaginaria e impossibile, i suoi personaggi indossano, oltre a stravaganti fantasie tessili, anche pietre, nuvole, montagne, sculture, ingranaggi post-futuristi, shopper di plastica e altri materiali naturali o artificiali. Potete vedere la serie completa, insieme agli altri lavori di Johanna, visitate il suo sito personale e seguitela su Instagram.