Non mancano certo di tinte e saturazione le fotografie di Jim Fiscus, autore di numerose campagne per clienti illustri come Adidas, Levis, Nike, HBO e via dicendo. Illustrazioni digitali immerse in atmosfera surreale. Marcati interventi di postproduzione, allo scopo di ricreare scenari macabri, paradossali e talvolta ridicolizzanti. Uomini e vitelli appesi a testa in giù. Pur sempre di carne si tratta, o magari solo semplici rimedi per problemi di scoliosi.
Vestire alla marinara e raccattare abiti scampanati, con un paio di euro in Senigallia, per manifestare la nonchalance dell’eleganza vintage. Crema e caffè, sebbene invernali, colorano chemisier accarezzanti pelli anemiche. Questo, il significato del vento. Al di là di quell’esposizione dal sapore preistorico, matrone del mercato improvvisano slogan accattivanti, impossibilitando il rifiuto. Respingere la consapevolezza di un’acquisto vano, per il puro piacere di spendere. Scopro di non poter sopportare l’idea di un futuro benestante, nel momento stesso in cui l’edicolante riesce a strapparmi una ventina di euro, un martedì pomeriggio qualunque. Mi piace scrivere, ma solo se quando lo faccio non dico cose interessanti. Mi chiamo Cecilia ed ho dei bei capelli.