A volte sono provocazioni, a volte collage-calembour, altre luoghi comuni che diventano immagini, ma tutti i lavori di J. M. Navarro dimostrano uno spiccato senso dell’umorismo e soprattutto una vena di autentica genialità.
Se il topo-piccione non è che la divertente concretizzazione della cattiva fama di cui i due animali godono nelle nostre città, il cane-mano e la gallina-sauro strappano un genuino sorriso. La colomba-telecamera mi fa pensare a come la nostra sicurezza al giorno d’oggi si basi su una invadente sorveglianza, sulla consapevolezza di essere costantemente osservati e sull’erosione della vita privata. Mi sono spinta troppo in là? Forse, ma è questa capacità di far divertire e riflettere che sancisce la qualità di un’opera d’arte, e questa fortunata serie di poesie visive ne è un ottimo esempio.