L’acquerello è la tecnica con la quale Ilaria Urbinati ha cominciato a disegnare fin da piccola e che caratterizza ancora oggi il suo stile: “Sono convinta che un acquerellista è per sempre”. L’illustratrice disegna sia a mano libera che in digitale “per la questione della bussola personale: è quando lavoro a mano che capisco dove sto andando; poi riproduco tutto in digitale.” La spontaneità e la leggerezza della sua pennellata mettono l’accento sull’aspetto poetico delle situazioni rappresentate. A Ilaria piace raccontare le persone e le loro emozioni, con un pizzico di ironia. Le protagoniste dei suoi lavori sono spesso donne o ragazze: “È una delle mie ossessioni, mi piace lavorare sul femminile e mi piace l’idea che le donne siano creature un po’ ‘altre’, che vadano scoperte e che abbiano la capacità di aprire dei mondi.”
Ilaria vive e lavora come freelance a Torino, dove si è diplomata allo IED. È illustratrice e graphic designer ma ha lavorato anche come storyboarder, character designer e colorista per serie tv e cinema di animazione. Come illustratrice ha pubblicato libri per bambini e ragazzi. E da grande appassionata di graphic novel è autrice completa dei suoi lavori. Tra i suoi clienti ci sono McDonald, DeAgostini, Barilla, Mondadori e La Stampa. Tra i progetti in fase di pubblicazione c’è il picture book per bambini “Sono una selvaggia“, edizioni Erickson, che affronta la tematica gender e la libertà di essere sè stessi.
Con il suo header, realizzato in esclusiva per Picame, manda a tutti il suo personale augurio autunnale e ci invita a scoprire gli altri suoi lavori sul sito personale e su Instagram.