L’incipit più volte ripetuto nelle citazioni dice: “Identities 2.0 è un interessante progetto di David Prando“, e dice bene, ma non tanto perchè queste fotografie parlano di dualità, personalità multiple o di omologazione dello sforzo di essere originali, irridendo o celebrandone il tentativo, a scelta. La straordinarietà di questo progetto è un aspetto tanto elementare da passare inosservato, nell’era del fotoritocco: sono tutti scatti singoli, non c’è nessun editing digitale, niente Photoshop. Solo talento, intuizione ed uno straordinario make-up.