In perfetto bilico tra il gioco di un bambino e la perfezione maniacale di un artista: le creazioni di Marc Hagan-Guirey portano la carta in una dimensione onirica e spiazzante, e fanno sembrare tutto estremamente facile. La tecnica degli origami trascina già con sè, naturalmente, un mondo di suggestioni incantate, sospese nell’eterno interrogativo di come sia possibile che un pezzo di carta possa avere così tante vite. Hagan-Guirey non solo è bravo nella tecnica, ma riesce benissimo nell’intento di mettere il suo talento artigianale al servizio di un’intensa immaginazione. In Horrorgami, gioco di parole che dà il titolo a un progetto davvero affascinante, questo mago della carta riproduce, con la stessa cura minuziosa di un’opera architettonica, gli edifici che furono le location di film-cult dell’orrore. Qui la tecnica utilizzata è il kirigami, che permette di tagliare il foglio, ma poco importa: qualsiasi sia il mezzo, a far muovere la tecnica ci sta tutto un mondo interiore fatto di macabro e incanto, visioni spettrali e tinte scure che trovano il loro spazio di evasione nel foglio lavorato. Un bel modo per dare una forma ai racconti, insomma, e per rassicurarci del fatto che i sogni, per fortuna, continuano anche ad occhi aperti (e si può giocare anche da adulti, con la giusta ispirazione).