L’ironia e l’umorismo sono strumenti potenti che ci fanno cogliere, meglio di altri, gli aspetti critici di una situazione. Per essere seri non bisogna necessariamente essere seriosi. Basta ricordare il precedente illustre di Saul Steinberg, che con la sua ironia è riuscito a farci riflettere sulla condizione umana come, forse, non è riuscito a farlo nemmeno un trattato di filosofia.
Tutto ciò riesce in maniera naturale anche Giuliano Buttafuoco, che con la sua mano felice riesce a cogliere con intelligenza gli aspetti comici della vita quotidiana o addirittura satirici come, ad esempio, il caso del “Ronald” Trump col naso da clown. Anche lo stile è istintivo, come la risata che suscita.
Spesso viene detto che i comici sono tali perché hanno un’anima triste. Anche Giuliano confessa, forse per amor di battuta, che gli piacciono le cose divertenti e la musica triste. Questa doppia sensibilità è quella che gli permette di avere le antenne sempre belle dritte su ciò che lo circonda e di metterne in evidenza l’aspetto ironico. Cosa che ha fatto anche nel divertente header realizzato per noi.
Giuliano è in grado di usare anche un registro più “riflessivo“. Pur mantenendo uno stile leggero ha raccontato le storie drammatiche degli atleti rifugiati alle ultime olimpiadi di Rio, un progetto che ha realizzato per la tesi del Mimaster. Racconta:
“Ho iniziato a prendere seriamente la strada dell’illustrazione da neanche un anno. Dopo 3 anni di grafica a Brescia alla LABA e grazie ad un amico in università ho scoperto il disegno come professione e ho subito sentito quella strada come la mia, essendo stato il disegno una costante da tutta la mia vita. Così, dopo la LABA, mi sono iscritto al Mimaster, da cui sono uscito a giugno di quest’anno. Non ho ancora affrontato grosse commissioni, e sono uno di quelli che preferisce lavorare molto su se stesso e per bene prima di potermi mettere in gioco seriamente“
Potete seguire Giuliano Buttafuoco su Behance, Tumblr e Instagram.