Da piccola Francesca de Cesare amava disegnare. Poi in mezzo c’è stata l’esistenza e a ventitré anni ha ripreso a disegnare. Ed è ricominciata la vita. Opere assolutamente poetiche, dal tratto pulito e riconoscibile come una firma, che si tratti di segno unico, di puntinismo, di collage o di ricamo. Francesca nel disegno si libera e si sublima, e di questo senso di totalità si riempie sguardo e petto di chi osserva, di chi “assiste” alle sue opere, che sembrano dinamiche, che sembrano avere voce, movimento, anima.
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