Un video unico nel suo genere sta accompagnando la messa online del nuovo portale dell’azienda vinicola sicialiana Duca di Salaparuta. Presentando in modo nuovo, interattivo e divertente, le diverse occasioni di consumo dei vini Duca di Salaparuta, questo video interattivo fa vestire all’utente i panni di un cameriere al suo primo giorno di lavoro, sfidandolo a compiere le scelte giuste…L’obiettivo? Soddisfare i clienti e non deludere il capo. Il mio consiglio è di cercare di non dare le risposte giuste, in fondo per imparare si deve pur sbagliare! L’importante, però, è non sbagliare nella scelta dell’abbinamento cibo-vino: il Wine Browser, che trovate all’interno del portale, è una web app, ottimizzata anche per iPad, che consente all’utente di effettuare al meglio la ricerca, in base a diversi parametri (occasione di consumo, colore, vitigno, affinamento e maturazione), per individuare il vino più adatto all’occasione. In pratica che voi siate amanti o no del vino, vi viene messa a disposizione la possibilità di diventare dei piccoli sommelier. Buona visione e buona degustazione !
Duca di Salaparuta
Fabio is an old-fashioned dreamer. He was one of those kids who always came home late at dinner after a city bike tour with friends, before biking became a status symbol. Clarks on his feet, sweater and shirt are his trademark and not a political label. At 16 years-old he was given a plane ticket to Texas, saying “go and learn as much as you can”. Since then, curiosity has always been the main feature that brings through everything. He does not follow trends even if he works for a prestigious School of Fashion in Milan. Today he is a marketing and communication expert, despite he daily asks himself on the real meaning of these two words. Waiting to be able to challenge with Peter Pan on finding elixir of life, Fabio spends his days developing projects with passion, optimism and energy. He pays each month taxes but is convinced that his real pension will be the online wine shop that updates sporadically due to which he now distinguishes table wine from a bottle of fine Barolo. He prefers Barbera to Chianti and Nero d’Avola.
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