Dipinti surrealisti ricchi di dettagli e colori che esplorano il tema dell’identità: Monica Rohan

Attraverso la sua tecnica magistrale e la sua visione surreale, l'artista australiana esplora il confine tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo. Le sue opere sono inviti a perdersi nella bellezza e nell'enigma, danzando tra le sfumature della nostra umanità

da | 17/05/2023 | Arte

Nel vasto panorama dell’arte contemporanea alcuni artisti risplendono come stelle cadenti nel buio della notte. Una di queste stelle è Monica Rohan, pittrice australiana che attraverso le sue opere iperrealiste e surrealiste ci conduce in un viaggio sensoriale in cui i nostri occhi diventano finestre aperte su mondi incantati e figure enigmatiche.

Quando lo sguardo si posa sui suoi dipinti viene subito catturato dalla miriade di dettagli che abbraccia ogni pennellata. La sua maestria nell’utilizzo dell’olio su tela si manifesta in una resa straordinaria di ogni particolare che si traduce in un realismo affascinante. Ma c’è di più: Rohan fa danzare la realtà con la fantasia, come una coreografia segreta che solo lei conosce, e ci invita a guardare oltre ciò che è visibile, esplorando gli angoli nascosti delle nostre emozioni.

Le tele di Monica Rohan sono spazi di introspezione abitati da donne che si ergono a custodi del loro mondo interiore. Immortalate in pose di riflessione, nascoste da coperte coloratissime o panni stesi, queste figure femminili sembrano scolpite dall’empatia dell’artista, che le avvolge in un alone di mistero. Sono a tutti gli effetti degli autoritratti, come è facile intuire scorrendo le numerose foto sul suo Instagram che la mostrano nelle stesse identiche pose dei suoi quadri.

Queste opere ci costringono a porci domande sulla natura della realtà stessa. Ci chiediamo se gli occhi che ci fissano dalle tele siano davvero inanimati e se quei luoghi meravigliosi siano accessibili solo nella nostra immaginazione. Nel mezzo di questa incertezza ci lasciamo affascinare da una dolce sensazione di meraviglia, una gioia infantile che ci ricorda che anche nella quotidianità ci sono mondi ancora da scoprire.

Monica Rohan

Redazione

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