Cosa accade quando a un illustratore, seppur di comprovata esperienza, viene affidata una delle più grandi opere letterarie di tutti i tempi? Ce l’ha raccontato Davide Bonazzi, autore delle copertine della nuova edizione della Divina Commedia edita da Einaudi.
Il 2021 è l’anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, il Sommo, simbolo del nostro paese e padre della lingua italiana. Einaudi ha voluto di celebrarlo con una nuova edizione della Divina Commedia, considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei capolavori della letteratura mondiale. L’idea di affidare le copertine dei tre volumi che la compongono a Davide Bonazzi, pluripremiato illustratore torinese, è di Monica Aldi e Jara Mavrides, art director della casa editrice.
Ciao Davide, bentornato su Picame. Qual è stato il tuo primo pensiero quando ti sono state commissionate le copertine?
Ho subito accettato con entusiasmo, Dante è stato croce e delizia nei miei anni di studente al liceo classico e all’università e l’idea di misurarmi con la Commedia mi ha sempre intrigato.
Da dove sei partito per trovare l’idea giusta?
All’editore erano piaciute due tavole che avevo realizzato anni fa per il progetto Dante Plus di Bonobolabo, mostra collettiva che aveva come filo conduttore il volto di Dante Alighieri. Quelle due immagini sarebbero state perfette come copertine dell’Inferno e del Purgatorio; mancava tuttavia una terza che illustrasse il Paradiso, così ci siamo messi al lavoro per completare il “trittico”. L’idea era quella di mantenere il profilo di Dante come soggetto principale, per coerenza con le altre due copertine.
I bozzetti preliminari del Paradiso
Dove hai trovato l’ispirazione?
Ricordo che stavo passeggiando per le vie di Torino in cerca di ispirazione, era un pomeriggio di fine estate 2020 e il sole si affacciava tra le nuvole dopo un temporale disegnando la classica “silver lining“, che in inglese è anche metafora di ottimismo. Così mi è venuta l’idea che una nuvola potesse avere la forma del profilo di Dante. Ho cercato anche di disporre gli angeli in volo in modo che suggerissero una corona di alloro, immancabile nei classici ritratti di Dante.
Il cielo torinese che ha ispirato la copertina del Paradiso
Misurarti con il Sommo ti ha creato qualche difficoltà?
Mi ha stimolato piuttosto che intimorito. L’unica preoccupazione era quella di fare qualcosa di poco originale visto che le immagini ispirate alla Divina Commedia non si contano. L’opera di Gustave Doré è sempre un punto di riferimento importante, mi ha anche aiutato a livello iconografico visto che ad esempio avevo qualche dubbio su come rappresentare Beatrice, che accompagna Dante nel Paradiso.
I volumi della Divina Commedia di Einaudi: Inferno, Purgatorio, Paradiso
Il sito web di Davide Bonazzi