Tutti i lavori di Caterina Delli Carri hanno almeno un riferimento al mondo naturale e spesso ne sono stracolmi: fiori, piante, serre o vere e proprie giungle nelle quali si fatica a individuare la presenza dell’uomo.
In altri casi il rapporto appare ancora più stretto, fino a trasformarsi in una vera e propria simbiosi. Sono metafore con le quali l’autrice racconta gli stati d’animo delle protagoniste e che esprimono la sua passione per la letteratura, enfatizzata da uno stile delicato e meticoloso – come l’autrice stessa lo definisce – che ci accompagna alla scoperta di piccole grandi storie ricche di particolari.
Caterina ha esposto in vari eventi, è stata selezionata in contest e progetti e ha illustrato libri. Tra i suoi clienti figurano: Rizzoli Education, Mystery Tribune magazine, Futura_Corriere della Sera. Conosciamola meglio.
IDENTIKIT
Nome e cognome: Caterina Delli Carri
Data di nascita: 18.03.1987
Professione: Illustratrice
Luogo di residenza: Calcinaia (PI)
Sito web: caterinadellicarri.com
Instagram: @caterinadellicarri
Facebook: Caterina Delli Carri
Ciao, Caterina. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Sono un’illustratrice pugliese. Sono nata a Foggia nel 1987. A 19 anni mi sono spostata a Roma per studiare Scenografia all’Accademia di Belle Arti e poi, dopo un piccolo periodo a Londra, sono finita a Torino dove mi sono specializzata in Scenografia per il cinema e la TV. Nel mentre seguivo corsi di illustrazione qua e là ed il resto è venuto da sé. Dal 2015 lavoro come illustratrice freelance e ora vivo in Toscana, in provincia di Pisa, con il mio compagno e il nostro cane Nelson.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Ne ho diverse. In primis la natura. Sono attratta dall’illustrazione botanica, soprattutto quella delle vecchie enciclopedie e manuali e potrei passare ore in un orto botanico a scattare foto e disegnare. È difficile che riesca ad illustrare qualcosa senza inserirci almeno un rametto o un fiorellino! Creo un dialogo costante tra uomo e natura per indagare su uno stato d’animo o trasmettere un messaggio. Protagonista indiscussa dei miei lavori, insieme alla natura, è la donna. Altre fonti di ispirazione sono le foto della nonna, le memorie di infanzia, il cinema e la letteratura.
Quale tecnica utilizzi?
Ultimamente sto lavorando molto in digitale. È un mezzo veloce che mi permette di esprimermi bene come se disegnassi in tradizionale. La ricerca e gli sketch sono sempre a matita, pastelli o inchiostri su sketchbook / fogli volanti, poi ripresi e finiti in digitale.
Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Questa domanda è difficile perchè ne vorrei dire tantissimi! Sicuramente la mitica Carson Ellis, sono innamoratissima del suo stile e di tutto quello che fa. L’eleganza e la delicatezza della Monica Barengo e la poliedrica artista polacca Gosia Herba.
Digitale VS analogico: uno strumento tradizionale ed uno tecnologico a cui non potresti mai rinunciare.
Sicuramente le matite e lo sketchbook per quanto riguarda il tradizionale e l’iPad Pro e la Apple Pencil per il digitale.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
In questo preciso momento regna il caos! Ma di solito i fedelissimi sono: una quantità imprecisata di matite/pennelli/markers/inchiostri, un cubotto pieno di sketchbook e agendine vecchie e nuove, un pupazzo Matryoshka, un manichino in legno senza una gamba, una tazza con cose inutili dentro, la mia piantina della scrivania, pc e iPad. Attaccate al muro molte foto e cartoline, qualche quadretto e disegnini volanti.
Un obiettivo lavorativo che vorresti realizzare entro un anno.
Sto lavorando alle illustrazioni di un libro per ragazzi in collaborazione con un’autrice per me davvero speciale. È un progetto molto importante per entrambe e spero possa vedere la luce presto 🙂