Classe 1995, Carmen Suya nasce e cresce a Barcellona con la matita in mano, coltivando e sperimentando la passione per il disegno fino a farla diventare un lavoro. Il suo obiettivo è quello di trasmettere autenticità, normalizzando gli aspetti più comuni della vita e abbattendo i tabù dell’intimità, soprattutto femminile.
Nelle illustrazioni di Carmen troviamo corpi di ogni genere e forma, gesti semplici come dormire, mangiare o prendersi cura di sé. Le protagoniste vivono e sono come noi e in esse è facile riconoscersi e immedesimarsi.
“Spero che i miei disegni possano aiutare a rompere i pregiudizi, ad accettare che siamo tutti diversi, che ogni persona è unica e meravigliosa. Quello che cerco di trasmettere è che la bellezza è ovunque, devi solo capire come vederla”
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In una scena del quasi oscar di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio” si sente dire che “la realtà è scadente” ma Carmen Suya ci dimostra che per fortuna non è sempre così. L’artista celebra la normalità e la diversità come elementi cardine della natura umana che contraddistinguono ognuno di noi e dei quali dobbiamo andare fieri.
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