Carlo Stanga prende ispirazione dalle grandi realtà metropolitane. Le scompone e le riassembla formando illustrazioni. «Una delle doti più grandi è quella di creare uno stile originale e riconoscibile», osserva Carlo e lui, senza dubbio ci è riuscito. Grazie all’utilizzo del rapidograph punta 0.1, comunemente usato da tutti gli architetti prima dell’avvento del computer, il suo tratto è nero e affilato e rende le sue opere uniche e riconoscibili.
Dopo una laurea in architettura si avvicina al fumetto e partecipa ai “Laboratori Creatività” di Bruno Munari. Successivamente si allontana dal suo iniziale percorso architettonico e frequenta la Scuola del Fumetto e la Domus Academy di Milano. Vincitore di numerosi award, nel 2015 ha scritto e illustrato il volume “I am Milan“, ha collaborato con le principali testate giornalistiche italiane ed ora sta intraprendendo un interessante progetto con Moleskine per una collana di libri illustrati allo scopo di raccontare l’identità delle più grandi metropoli del mondo.