Chi già conosce Ale Giorgini sa quanto sconfinata sia la sua fantasia. Gli altri possono farsene un’idea seguendolo sui social proprio in questi giorni, che lo vedono impegnato per il terzo anno consecutivo in un tour di 4500 km in giro per l’Italia a scovare e illustrare le meraviglie del bel paese. Per Ale è questo il concetto di vacanza o, come preferisce chiamarla lui, intervallo: lavorare in totale libertà, con la mente sgombra e affascinata del viaggiatore, lasciandosi ispirare da ciò che lo circonda, che siano scorci mozzafiato o dettagli nascosti.
Questa sua capacità di andare oltre l’apparenza delle cose e di scovare e inventare sempre nuove storie, condite di abbondante ironia e colore, ci è parsa perfetta per il progetto illustrato che abbiamo realizzato in collaborazione con Ford, dedicato alla Puma ST-Line Vignale, crossover che si contraddistingue per tutta una serie di finiture di pregio interne ed esterne oltre che per il design di ispirazione sportiva che caratterizza tutti i modelli ST-Line della casa di Detroit. Ale ha voluto “umanizzare” le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’auto, dandole un tocco romantico. Scopriamo di che si tratta direttamente dalle sue parole.
Ciao Ale, bentornato su Picame. Come procede il tuo terzo “intervallo”?
Ciao Picame! Procede come da programma: sto scoprendo – e a volte riscoprendo – luoghi incantevoli del nostro Paese e contemporaneamente ricaricando le mie energie fisiche e creative.
Ricordo che quando ci siamo sentiti a inizio aprile la tua partenza era ancora incerta per via delle restrizioni. Cosa significa poter tornare a viaggiare in libertà e cosa è cambiato rispetto ai precedenti tour?
Questo intervallo è stato il più atteso: viaggiare è stata la cosa che mi è mancata di più lo scorso anno. Poterlo fare oggi, anche se con tutte le precauzioni e restrizioni del caso, è comunque una rigenerante boccata d’ossigeno. Mi ritengo un privilegiato nel poterlo fare, nel poter dedicare due mesi per viaggiare attraverso l’Italia. Rispetto alle precedenti edizioni questa volta manca l’aspetto “sociale”: mi capitava di conoscere persone nuove, chiacchierare con il vicino di tavolo al ristorante, o con qualcuno conosciuto all’aperitivo o durante la colazione in hotel. Cose che allora davo per scontate, ma che oggi mi mancano. Viaggiare non è infatti solo vedere luoghi, ma anche incontrare e conoscere persone.
Alcuni disegni improvvisati di Ale, realizzati durante le tappe del suo terzo Intervallo
Nelle ultime settimane abbiamo lavorato in maniera serrata ma sempre con grande velocità e puntualità da parte tua. Come gestisci gli impegni e le deadline ora che sei costantemente in viaggio?
Come freelance mi sono dovuto abituare a essere disciplinato: lavorando da casa se non lo fossi rischierei di trascorrere le giornate a guardare serie tv e mangiare pizza. Essere disciplinati in viaggio è decisamente più difficile, data la quantità di distrazioni e la voglia di staccare completamente la spina. Ma ho pianificato il viaggio in modo da avere delle tappe dedicate alla mia professione: ho infatti delle giornate pensate proprio per poter lavorare, anche per non “perdere l’abitudine”. Da questo punto di vista ho poi il mio racconto di viaggio disegnato: mi diverto molto a farlo, ma è comunque un impegno che mi aiuta a restare attivo e “connesso”. Ho la fortuna di fare un lavoro che può essere fatto anche in riva al mare o al parco e quindi perché non approfittarne?
Venendo al nostro progetto con Ford, vuoi raccontare ai lettori qual è stato il tuo approccio?
Mi sono divertito a immaginare delle storie dietro alle caratteristiche salienti dell’allestimento della nuova Ford Puma ST-Line Vignale. Quando si raccontano gli accessori di un auto, spesso si è distratti dagli aspetti tecnici e dalle features tecnologiche. Termini dietro ai quali c’è però un aspetto più personale e intimo, perché l’auto è uno degli “ambienti” nei quali viviamo delle storie. E quindi ho voluto immaginare proprio quelle storie, attimi di vita quotidiana legati alle caratteristiche dell’auto.
Godiamoci allora queste cinque illustrazioni, e raccontiamole ai nostri lettori.
Non riesco a immaginare un viaggio in auto senza musica. Per questo per me avere un buon impianto stereo è fondamentale. Se poi l’impianto è straordinario come il Bang&Olufsen, allora si può improvvisare un ballo in qualsiasi luogo. Come quello che ho immaginato in questo disegno.
Il prossimo disegno è nato osservando Lilly, il gatto della mia compagna. Mentre disegnavo gli sketch per questa serie di illustrazioni per Ford, Lilly era accovacciata su una poltrona in salotto. Immaginarla seduta a godersi il tepore dei sedili riscaldati della Ford Puma è stato immediato. E immaginare al volante dell’auto la mia compagna lo è stato altrettanto.
Il sistema keyless è una delle cose più comode che si possano avere nella propria auto. Ci si può completamente dimenticare di avere con se le chiavi. Sembra davvero di avere un portiere virtuale che si ricorda di aprire e chiudere la portiera ogni volta che arrivi o ti allontani dalla tua automobile.
Da piccolo avevo paura del buio. Ricordo che i miei genitori dovevano lasciare la porta della mia camerata aperta per permettere a un po’ di luce di entrare nella stanza. Ho quindi immaginato come i fari LED della Puma potessero diventare la luce perfetta per leggere una favola della buonanotte, scacciando la paura del buio e facendo fare sogni d’oro ad una bambina.
Del MegaBox, il vano extra disponibile su tutte le declinazioni di Ford Puma, mi ha incuriosito il tappo sul fondo che permette all’acqua di fluire. Elemento indispensabile per permetterti di lavare il bagagliaio. Ma spingendo sull’acceleratore della creatività ho immaginato che quella grande vasca potesse diventare una piscina, tanto è lo spazio in più concesso. E poi d’estate non riesco a pensare ad altro che ad aperitivi a bordo piscina 🙂
Un curiosità. Da automobilista e viaggiatore quale sei, quale delle caratteristiche che hai interpretato trovi indispensabile?
Per il viaggio che sto facendo in questi giorni, direi che 4 su 5 sono veramente indispensabili. Come ti dicevo, per me non esiste viaggio senza buona musica (ho dedicato settimane alla realizzazione di alcune playlist che mi stanno accompagnando). Quindi un ottimo impianto stereo è d’obbligo. Fari full LED indispensabili per affrontare i tragitti notturni. Entro ed esco dall’auto di continuo e avere chi si ricorda di chiuderla al posto mio è davvero di grande aiuto. E infine ti posso assicurare che ogni centimetro in più di bagagliaio è oro per chi deve viaggiare portandosi dietro bagagli per due mesi e diverse condizioni climatiche. Quindi il MegaBox è promosso a pieni voti!
Cosa si prova quando si torna alla routine di tutti i giorni dopo settimane passate in giro per l’Italia?
Devo dire che il ritorno non è mai così traumatico: in due mesi vedo e faccio talmente tante cose da potermene tornare a casa senza frustrazioni da fine vacanza. So che può suonare strano, ma vivere 8 settimane on the road, passando da un albergo all’altro è da un lato bellissimo, ma anche piuttosto impegnativo. Dopo 60 giorni e 25 tappe tornare a casa e riprendere la propria routine è altrettanto bello.
Negli ultimi anni hai preso parte a numerose campagne importanti, come interpreti questa crescente e ritrovata attenzione per l’illustrazione da parte delle grandi aziende?
L’illustrazione è un linguaggio universale, al netto di alcune differenze culturali non necessita di traduzioni e non ha bisogno di strumenti per essere compreso. Inoltre il disegno è un linguaggio primordiale, se ci pensiamo bene è il linguaggio che ognuno di noi sperimenta per primo, ancora prima della parola. Da bambini infatti iniziamo a comunicare con il mondo con fogli, matite e scarabocchi che possono sembrare incomprensibili ma che per ciascun bambino significano cose precise. Per questo è un linguaggio che tocca corde profonde, intime. Credo quindi che sia un metodo di comunicazione ideale per raccontare in maniera coinvolgente le storie che stanno dietro alle scelte delle aziende e ai loro prodotti.
Grazie per averci accompagnato in questo viaggio. E buon proseguimento! 🙂
Sketch preliminari
Lilly
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