Joey Guidone sta trascorrendo la propria quarantena a Ivrea, tra la sua casa e l’adiacente studio. Come altri suoi colleghi illustratori freelance, la sua routine è stata solo parzialmente stravolta dalle restrizioni in atto. La lontananza dagli amici e dagli affetti viene in parte mitigata dalla possibilità di continuare a lavorare come prima, talvolta dando un contributo concreto alla causa. Come avvenuto con l’illustrazione realizzata con Yaniv Faivel Steiner, resa disponibile gratuitamente sul sito di Joey per tutti coloro che volessero utilizzarla per iniziative legate all’emergenza Covid.
IDENTIKIT
Nome e cognome: Joey Guidone
Data di nascita: 28 Gennaio 1985
Professione: Illustratore
Luogo di quarantena: Ivrea
Sito web: joyguidone.com
Instagram: @joeyguidone
Facebook: Joey Guidone
Approfondimenti: Intervista a Joey Guidone, vincitore del Concorso per Illustratori 2018 di Tapirulan
Come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Fare l’illustratore è fondamentalmente un lavoro solitario, quindi in realtà il mio modo di lavorare è cambiato poco.
Un fatto di questo periodo che ti ha colpito in modo particolare.
Mi ha colpito il fatto che nonostante tutto la mia vita non sia stata sconvolta come credevo, o forse ho uno spirito di adattamento che non conoscevo.
Il tuo angolo di casa preferito?
La mia collezione di ritratti dei personaggi femminili di Diabolik, mi fanno compagnia tutte le mattine mentre faccio colazione.
Cosa ti manca maggiormente in questo momento?
Ridere con gli amici fino alle lacrime. Farlo davanti a un monitor aiuta, ma bisogna imparare a parlare uno alla volta…
Cosa fai per tirarti su di morale quando sale lo sconforto?
Credo che farsi una chiacchierata con una persona che amiamo rimanga la medicina migliore.
Un album da ascoltare in quarantena?
Mettere su un disco di Paolo Conte solo se accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Un film o serie da guardare?
Mi è piaciuto il film ‘Il buco’ di Gaztelu-Urrutia. Ma vi avverto che disturberà la vostra serenità, quindi consiglierei di vederlo a fine quarantena!
Un libro da leggere?
Un amico biologo mi ha prestato ‘Da animali a dèi’ di Y. N. Harari. È un riassunto sulla storia dell’umanità, interessantissimo e digeribile per tutti. Forse non è adatto per gli amanti dei romanzi avvincenti, ma ci fa capire meglio chi siamo.
Un artista da scoprire?
Per chi conoscesse già il suo lavoro, le fotografie surreali di Chema Madoz sono un’incredibile fonte di ispirazione.
Cosa imparerai da questa esperienza?
Che le cose fondamentali per vivere con una certa serenità sono poche.
Quale sarà la prima cosa che farai quando l’emergenza sarà rientrata?
Un grande pic-nic con le persone a cui voglio bene sulle sponde del vicino lago Sirio. Credo che qualcuno finirà in acqua 🙂