Ci sono artisti che si esprimono al meglio confrontandosi essenzialmente con l’oggetto ed esercitando un approccio realistico; altri che prediligono il proprio mondo interiore, traendo le immagini dalla memoria, piuttosto che da un’osservazione diretta. In entrambi i casi la realtà è il termine di paragone ultimo e imprescindibile, cifra suprema di tutte le arti visive.
Agata Marszalek si colloca esattamente a metà tra i due approcci: i suoi disegni, realizzati con matita, pastelli e poco altro, hanno il potere di risultare incredibilmente veri pur componendosi di linee tracciate, nella maggior parte dei casi, senza neppure troppi riguardi per il chiaroscuro. Attimi di realtà catturati velocemente con lo stile dello sketch eppure carichi di un talento narrativo estremamente personale che, quando hanno come protagonisti gli esseri umani riescono ad essere allo stesso tempo ritratti delle persone e delle loro vite. Non a caso compaiono su pagine prestigiose come quelle di Variety, ed hanno il fascino senza tempo della fotografia d’autore.