Un famoso detto ammonisce di “non giudicare un libro dalla copertina” ma è indubbio che tonalità tenui, font eleganti e opere d’arte, tipici dei libri di Adelphi, inducano il lettore a credere di trovarsi di fronte ad una pubblicazione di un certo spessore intellettuale. A partire da questa idea nasce Adelphighetti, casa editrice immaginaria, nata su Instagram, che in appena due mesi di vita ha già conquistato oltre ventimila followers.
“Quando vedo un libro di cultura nazionalpopolare mi domando spesso: se avesse un’altra copertina quanto potrebbe cambiare il percepito del lettore medio?” ha raccontato in un’intervista per Elle Decor l’ideatore della pagina Damiano Rocco (nome d’arte) ponendoci di fronte a una riflessione: se i libri che normalmente consideriamo di serie B fossero pubblicati da un editore prestigioso cambierebbe la nostra valutazione sul loro valore culturale e sugli autori che li hanno scritti?
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“I libri che hai sempre voluto leggere, ma che ti vergognavi di acquistare. Aggiungili senza timore nella tua libreria personale culturalmente elevata“. Si apre così il catalogo di Adelphighetti, nel quale non potevano mancare Stephanie Meyer con la saga “Twilight”, E.L.James con “Cinquanta sfumature di grigio”, Sophie Kinsella con “I Love Shopping” ma anche titoli italiani come “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia, “Benvenuti nella mia cucina” di Benedetta Parodi e “Nel segno del cavaliere” di Bruno Vespa.
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