I temi interpretati da Ibrahim Rayintakath sono spesso legati alla scienza e alla tecnologia. La sua immaginazione li trasforma in ambientazioni rarefatte e psichedeliche abitate da personaggi umani senza identità che vivono in un limbo distopico e, con il loro sguardo privo di emozioni, sembra quasi che vogliano interrogare lo spettatore.
Rayintakath è originario del Kerala, uno stato sulla costa meridionale dell’India. Lavora come freelance nel suo paese natale ma i suoi clienti sono per la maggior parte americani; tra i più rinomati figurano The New York Times, Harper Collins, Apple, Google e molti altri.