Erika Polizzi è una giovane artista con base a Torino che ha sviluppato la sua sensibilità artistica tra l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Master di Illustrazione Editoriale Ars in Fabula di Macerata. Le sue tavole sono delicate ed eleganti, dai colori pieni e saturi; spesso ritraggono momenti intimi, come istantanee di ricordi impossibili da dimenticare.
Picame ha fatto parte della giuria che l’ha scelta come indiscussa vincitrice della Call for Artist di Orvieto Cinema fest 2022 (qui potete sbriciare gli altri 14 finalisti), non potevamo quindi farci sfuggire l’occasione di conoscerla meglio per farci raccontare come nascono i suoi progetti e come i ricordi giochino un ruolo fondamentale in ogni fase del suo lavoro.
Ciao Erika e benvenuta su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao! Sono nata in un paesino a nord ovest della Romania; sono poi stata adottata da una famiglia di Firenze dove sono cresciuta e ho vissuto fino a pochi anni fa. Attualmente vivo a Torino. Mi sono diplomata all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove ho avuto modo di avvicinarmi e conoscere il mondo dell’illustrazione. Mi ha coinvolto così tanto che ho deciso di trasferirmi a Macerata e frequentare il Master di Illustrazione Editoriale Ars in Fabula che è stata per me un’ ottima occasione per conoscere da vicino illustratori di fama internazionale e cominciare un mio percorso artistico personale. Non riuscendo tuttavia a farne un vero e proprio lavoro, mi mantengo facendo la postina.
Hai vinto l’ultima Call for Artists dell’Orvieto Cinema Fest: cosa ti ha spinto a partecipare e cosa ti ha suscitato il tema dell’invisibile?
Per me vincere il contest dell’Orvieto Cinema Fest è stata fonte di grandissimo entusiasmo. Partecipare ai contest di illustrazione è un modo divertente di mettersi in gioco e quando ho letto il prologo e il tema della call ho sentito che potesse fare al caso mio. Nei miei elaborati racconto scene di vita vissuta, ambienti che mi sono appartenuti anche solo per un istante ma che sento miei. Li ritraggo per far sì che diventino eterni, per me, e condivisi con gli altri. É stato immediato il ricordo personale di un giorno di ottobre dove “l’alba ha trovato spazio nell’imbrunire”; mentre leggevo l’intro mi è parso di riviverlo, l’ho sentito sulla mia pelle, mio.
Allo stesso tempo la tematica dell’Invisibile mi ha fatto riflettere su cosa effettivamente esista o meno al mondo, sulla natura del concreto e dell’instabile e mi sono ritrovata piacevolmente sorpresa a notare che l’immagine di un’ombra che si allunga su un terreno ci regala la possibilità di considerare che non è un individuo solo a essere protagonista di quel ricordo, ma chiunque abbia voglia di diventarlo, di specchiarcisi. É quel qualcosa che non si vede, ma c’è.
Le tue illustrazioni sono spesso piccole finestre di vita quotidiana. Dove trovi l’ispirazione?
Quando mi viene voglia di disegnare, lo faccio per ricordare o meglio confermare a me stessa chi sono e quali sono i luoghi e le situazioni che mi porto nel cuore. Sono i miei ricordi, e in questa maniera ho un contatto emotivamente diretto con ogni illustrazione che faccio. Mi rappresentano e così, invece che raccontarmi a parole, uso le immagini.
Tre aggettivi per definire la tua arte.
Biografica, fotografica, malinconica.
Quali sono i progetti che ti rendono più fiera?
Nel 2020 ho partecipato al concorso internazionale This is Your Moment, organizzato da Fidenza Village in collaborazione con Parma Capitale italiana della cultura 2020/21 in occasione dell’esposizione dedicata al pittore Antonio Ligabue. Il contest proponeva la realizzazione di un’opera ispirata all’immaginario di Ligabue, traducendolo in chiave contemporanea e ambientandolo negli scenari di Fidenza Village. Hanno partecipato 540 artisti per un totale di più di 70 paesi. Per me è stata un emozione strepitosa sapere che la mia illustrazione è stata scelta come opera vincitrice. Ancora oggi non ci credo mica…
A cosa stai lavorando in questo momento?
Sarò sincera: per adesso mi diletto a consegnare posta e raccomandate, che mi porta via tantissimo tempo e mi resta poco spazio per fare altro. Ma sono carica e presto rincomincerò a dedicarmi maggiormente anche al lato più artistico della mia vita, probabilmente partecipando ad altri contest e a piccoli progetti personali.