Jiayue Li disegna sia con tecnica tradizionale che in digitale, avvalendosi di pennelli che simulano gli effetti del pastello applicato sulla carta ruvida. La formazione come graphic designer l’ha aiutata a migliorare l’aspetto compositivo delle illustrazioni, che hanno assonometrie perfette e un taglio spiccatamente grafico.
Le trasformazioni subite dai suoi personaggi, quasi sempre femminili, visualizzano paure e desideri di chi è alla ricerca della propria identità o, come afferma la stessa autrice, “di chi aspira a diventare qualcosa che non è“.
Tra i suoi artisti di riferimento ci sono stilisti, fotografi ed artisti italiani come il pittore e mosaicista Paolo Uccello, del quale apprezza la costruzione narrativa delle opere, e l’illustratrice Olimpia Zagnoli.
Jiayue Li è nata a Chengdu, in Cina, dove si è laureata al College of Design and Innovation presso la Tongji University di Shanghai. Attualmente vive e lavora a New York, città nella quale ha conseguito il Master of Fine Arts alla School of Visual Arts ed è stata selezionata nel 2020 per l’ADC 100th Annual Awards. Tra i suoi clienti figurano The New Yorker, Vogue e Google.
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