Un sonno leggero, a metà strada fra l’essere desti e l’essere addormentati, durante il quale immaginiamo cose che ci appaiono reali ma che potrebbero essere solo strascichi di un sogno non ancora concluso.
Da questa incerta condizione sembrano nascere le illustrazioni di Quint Buchholz, artista nato nel 1957 a Stolberg, vicino ad Aquisgrana, è cresciuto a Stoccarda. Barche fluttuanti, elefanti leggeri come piume, gatti solitari. E poi ancora case con finestre che danno sul nulla – o sul tutto –, mari sconfinati e pesci volanti.
I disegni di Buchholz ci portano lontano dal mondo terreno, ci conducono per vie che la nostra immaginazione altrimenti potrebbe percorrere solo in sogno o durante la lettura immersiva di un racconto fantastico. Forse non è il caso di spendere altre parole per descriverlo, questo mondo che si osserva con la mente prima che con gli occhi. Buon viaggio.