Lin Yung Cheng in arte 3cm usa la fotografia per indagare segreti del corpo femminile da un punto di vista completamente nuovo.
Lungi dal voler essere sessualmente esplicito, il fotografo di Taiwan usa il corpo come una tela grezza sulla quale tessere i ricami del proprio pensiero, rappresentati da sottili fili rossi che penetrano nella pelle. La componente astratta e surreale dei suoi scatti apre a innumerevoli interpretazioni; a me piace pensare che siano la metafora dell’equilibrio tra corpo e mente, un legame troppo spesso trascurato ma che nella filosofia orientale ricopre un ruolo di primaria importanza.
Geometria e luce sono altre due tematiche fondamentali nella sua produzione. Con la prima Lin vuole porre l’accento sulla perfezione –intesa come armonia di forme e proporzioni– del corpo umano; per farlo, traccia linee nere direttamente sulla pelle delle sue muse. Il tema della luce viene affrontato in maniera meno diretta: ne percepiamo la presenza attraverso le ombre e i riflessi che produce su specchi e oggetti trasparenti che il fotografo posiziona accuratamente sul set.