A volte diamo per scontato di conoscere perfettamente il logo di un’azienda, perchè ne utilizziamo i prodotti o perchè ci viene mostrato in maniera ridondante da TV, riviste e web. Del resto i grandi brand investono milioni ogni anno proprio per consolidare la propria identità nella mente dei consumatori. Ma la memoria a volte inganna e quelle che riteniamo essere delle certezze potrebbero crollare come un castello di carte nel momento in cui, di fronte ad un foglio bianco, dovessimo trovarci nella situazione di dover riprodurre un logo attingendo unicamente ai nostri ricordi.
Ad esempio quanti di noi, pur utilizzando quotidianamente diversi prodotti Apple, saprebbero riprodurre fedelmente l’iconica mela morsicata? Se lo sono chiesto anche i creatori del progetto Branded in Memory:
I loghi delle multinazionali sono progettati per generare nella mente di milioni di persone un associazione mentale istantanea tra l’identità e il prodotto. Ma nella realtà dei fatti con quanta precisione ricordiamo design e colori di questi simboli?
Per scoprirlo hanno radunato oltre 150 americani di età compresa tra i 20 e 70 anni chiedendo loro di disegnare i loghi di 10 famose multinazionali tra cui Adidas, Burger King, Starbucks, Ikea e la già citata Apple. I risultati mostrano che la percentuale di coloro che sono riusciti a riprodurre fedelmente i simboli è, nel migliore dei casi, di appena il 30% (Ikea), e precipita fino al 6% quando il logo è particolarmente complesso (Starbucks).
L’analisi dei risultati mostra altresì che i colori sono stati sbagliati di frequente se non addirittura omessi, un dato che sottolinea quanto incida la scelta della palette nella progettazione di una brand identity efficace. A tal proposito lo psicologo statunitense Karen Haller, intervistato da Artfido, ha affermato: “Le persone hanno un legame emotivo prima di tutto con i colori. Solo dopo si fa caso al simbolo e si leggono le parole. Se percepiamo una discrepanza essa dipende quasi sempre dal colore, anche se le parole e i simboli sono realizzati meravigliosamente“.
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Un consiglio: se volete provare anche voi l’esperimento fatelo prima di sfogliare la gallery delle immagini, così da non avere alcun tipo di condizionamento o suggerimento. In fondo a questa pagina trovate poi una versione semplificata del test in cui invece di disegnare vi cimenterete con delle domande a risposta multipla.