Pochi ed essenziali sono gli elementi scenografici nelle illustrazioni di Roberta Palazzolo. Spazi aperti, quasi infiniti, che mettono in risalto i veri protagonisti della scena: natura e la figura umana, spesso incarnata dall’immagine di una bambina che, grazie alla sua innocenza, riesce ad entrare in empatia con le creature più selvagge.
Un monito ma anche una speranza per il nostro futuro, che deve riconquistare la semplicità e il rispetto per la madre terra. Una semplicità che diventa stile, volutamente naïf, e conferisce una suggestione ancora maggiore agli “incontri” messi in scena da Roberta. I disegni sono l’incipit di allegorie fiabesche, come quella del Piccolo Principe di Saint-Exupéry, che affrontano temi importanti come il senso della vita, l’amore e l’amicizia, con un candore poetico e sincero. È la stessa autrice a confessare:
“Sono una ragazza particolarmente timida e introversa, molto romantica, perfezionista, riflessiva e a tratti impulsiva. Ciò che secondo me dovremmo conservare, crescendo, è la curiosità, un aspetto che fa parte del mio carattere e che mi spinge ad osservare ogni cosa con stupore e meraviglia, un po’ come una bambina. Penso che bisognerebbe aprirsi senza pregiudizi verso ciò che non conosciamo. L’illustrazione mi ha aiutato a guardare la natura, la mia più grande fonte di ispirazione, e le piccole cose intorno a me, da prospettive diverse.”
A volte percepiamo una sottile malinconia: un’onda emotiva che si fonde con le onde del mare o col vento. Ingredienti che ritroviamo nell’header che ha voluto regalare ai lettori di Picame.
Roberta ha studiato all’Abadir, Accademia di Design e Arti Visive di Catania (dove insegna anche Fabio Consoli) ed ora lavora come graphic e web designer. È tra i 48 illustratori selezionati dal concorso Tapirulan 2017, attualmente in mostra a Genova Nervi fino a giugno di quest’anno. Fatevi conquistare dal suo mondo seguendola su Instagram.