Di ritorno alla natura spesso si parla, anche a sproposito, ma quello delle illustrazioni di Ettore Mazza è un modo veramente immersivo ed emozionante di compiere questo cammino: la natura, ritratta con minuziosa passione, è la vera protagonista.
Nei suoi immensi scenari si aggirano come piccole comparse uomini e animali. Lo sguardo si perde nella miriade di particolari, meraviglia e sgomento si fanno strada di fronte al mistero e alla grandezza della natura. È il senso del sublime, un tema caro ai pittori romantici come Caspar David Friedrich. A proposito di questo aspetto Ettore ha risposto alla mia curiosità confessando:
“La montagna è un ambiente che ho sempre frequentato con passione fin da bambino. Ma l’immaginario che provo a far emergere attraverso i miei disegni è la mia passione smodata per la Preistoria, che è un po’ la causa e la conseguenza del mio amore per la natura come immagine e mondo. Per questo cerco di documentarmi al meglio per essere il più scientificamente corretto possibile: libri, internet e non è raro beccarmi in un museo con lo sketch book in mano”.
Nato a Desenzano del Garda, Ettore è un fumettista e illustratore freelance che si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha frequentato l’EESI di Angoulême. A Bologna tutt’ora vive e disegna insieme agli altri protagonisti di Brace, il collettivo di autori che abbiamo già citato nel post dedicato a Kalina Muhova, un’altra brillante matita del gruppo.
La maniacale cura per il dettaglio è rara in autore così giovane. Qualcuno lo ha paragonato al segno di Sergio Toppi, io aggiungerei, per il rigore e la cura, anche il Magnus più maturo, le iperrealistiche allucinazioni di Geof Darrow e quelle del labirintico Ugo Gattoni. Tutto è realizzato a mano libera col tradizionale pennino, pennello o pennarello a punta fine. Per l’eventuale colorazione interviene Photoshop, facendo attenzione a lasciare inalterati i tratti originali. Nonostante l’abbondanza di dettagli faccia pensare a tavole di grandi dimensioni, Ettore preferisce lavorare su formati standard come A4 e A3, solo in un caso si è spinto fino a realizzare tavole di 33×48 cm.
L’autore ha voluto condividere il suo mondo anche con Picame, realizzando un header dall’atmosfera esotica che ricorda i viaggi e le avventure di Corto Maltese. Seguitelo sul suo sito personale, su Instagram e Facebook.