Per Carmine Bellucci illustrare vuol dire affrontare un foglio, una tela, una tavola di legno o un muro, armato di matite, pennelli e tanto colore. Nessuna manipolazione digitale. Tutto ciò che fa è analogico e a mano libera. Carmine è convinto che, nell’era digitale, l’imperfezione e la ruvidezza di una pennellata riescano ancora a trasmettere un’umanità e una forza espressiva insostituibili. Vive e lavora a Milano, si è formato allo IED, proseguendo poi gli studi con il corso avanzato di Type Design al Politecnico di Milano. Il suo interesse per la cultura visiva metropolitana lo porta a fondare, insieme ad altri artisti, l’Interplay Art Group, partecipando a molti eventi di street art e realizzando lavori su commissione per clienti nazionali e internazionali.
Per sottolineare la manualità del suo lavoro spesso Carmine utilizza come base materiali poveri ad esempio: cartone degli imballaggi, sacchetti di carta, tavole di legno, tele di juta. Come tocco finale, sporca i suoi lavori con una pioggia di schizzi policromi, che rendono tutto ancora più vibrante e materico. I temi che ricorrono, soprattutto nei suoi progetti personali, sono spesso sociali (ha da poco finito di decorare le pareti di un reparto di Pediatria a Vicenza). Ma l’interpretazione visuale viene, per così dire, alleggerita dalla presenza costante di elementi decorativi derivati dalla natura, spesso esotici e fantasiosi: foglie, fiori, intere foreste, uccelli e altri animali.
I lavori di Carmine spesso sono barocchi, narrativi, quasi teatrali. In essi l’occhio si perde, alla ricerca di un centro o di un punto di riferimento. Ed è qui che comincia il viaggio dello sguardo e della mente, che l’autore ci invita a fare e a perderci con lui nelle pieghe della fantasia. Vengono alla mente le miniature medievali che coprono l’intera pagina manoscritta; opere uniche, sulle quali ci si potrebbero passare delle ore a scoprire tutti i personaggi e il loro significato.
La dimensione del monitor non rende giustizia alle sue creazioni. Per questo motivo sul suo sito personale, a corredo di ogni lavoro, ci sono una serie di ingrandimenti. Questo vale anche per l’header che ha voluto regalare a tutti i lettori di PICAME: un’autoritratto dell’illustratore che viaggia a dorso di tigre, con la febbre di chi non riesce a star dietro alle proprie visioni.
Potete seguire Carmine Bellucci anche sul suo profilo instagram.